Chiesa parrocchiale
La chiesa di San Pietro al Bosco fu edificata nel sec. XIII su una precedente pieve che da testimonianze documentali risulterebbe esistente già nel 945.
L’edificio ha subito nel corso dei secoli molteplici interventi di restauro e di modifica che hanno interessato gran parte delle strutture.
Dell’epoca medioevale rimane il campanile romanico a base quadra e le pareti laterali. Particolarmente interessante l’esterno del prospetto nord in cui sono incastonate formelle in pietra recanti bassorilievi in parte ben conservati, purtroppo leggibili a fatica a causa della posizione elevata.
Delle varie trasformazioni, sicuramente la più radicale è stata quella successiva al 1573, quando il Cardinale Bonelli, pronipote di Pio V, realizza la volontà manifestata in vita dallo zio pontefice eseguendo importanti opere di ristrutturazione e soprattutto modificando l’orientamento dell’edificio. L’abside affacciata a est sulla piazza attuale venne demolita e con la costruzione della nuova facciata si consentì l’ingresso direttamente dal borgo mentre la facciata originaria prospettava ad ovest, sui bastioni.
Sempre nel secolo XVI al nome della parrocchiale di San Pietro al Bosco venne aggiunto quello di San Pantaleone in ricordo della chiesa al di fuori della cinta muraria, anch’essa parrocchia e distrutta durante l’assedio del 1497.
L’attuale facciata è riconducibile ad una ricostruzione ottocentesca su impianto del tardo ‘500 e a una ristrutturazione in stile neoromanico nei primi decenni del XX secolo.
L’interno molto luminoso e particolarmente ampio, a tre navate, e undici cappelle si presenta maestoso e solenne. I sedici grossi pilastri cruciformi delimitano le navate, coperte da volte a crociera, ai lati le cappelle laterali, collegate, su cui si impostano volte a vela.
Nella quinta cappella a destra è ancora presente il fonte battesimale della primitiva chiesa dove nel 1504 fu battezzato Antonio Ghislieri futuro papa Pio V. Sempre a destra nella seconda cappella si può ammirare la pala del 1545 “Madonna e SS. Antonio e Biagio” di pittore ignoto. L’organo fu commissionato nel 1597 al piacentino Paolo Molenino, già presente a Bosco per quello realizzato nella chiesa di Santa Croce.
Nella prima cappella del lato sinistro è degno di nota l’affresco seicentesco della natività. Nella quarta cappella si trova la tomba dell’ultimo dei tre cardinali boschesi: Pio Tommaso Boggiani nato a Bosco Marengo nel 1863 e morto a Roma nel 1942.
L’altare di San Pio V a sinistra dell’altare maggiore fu edificato nel sec. XVIII dopo la canonizzazione del 1712. Tutta la popolazione boschese volle onorare il proprio Santo partecipando con offerte e collaborazioni all’erezione di quest’opera pregevole, ricca di marmi e preziosi reliquari.
Di rilievo anche alcuni affreschi eseguiti nel secolo XIX da Francesco Mensi. Nei primi anni dell’ottocento la parrocchia passò, dopo oltre mille anni di appartenenza a quella di Tortona, alla diocesi di Alessandria.
-
Biglietto
Ingresso libero
-
Orari
Visita da concordare con il parroco
-
Posizione