In occasione delle celebrazioni del 450° anniversario della morte dell’unico pontefice piemontese, Papa Pio V nato a Bosco Marengo nel 1504, il 7 luglio 2022 è stato inaugurato il nuovo allestimento del Museo del Complesso Monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo.
Il progetto del Museo è firmato dall’architetto Loredana Iacopino, già autrice di importanti progetti allestitivi, fra cui quelli alla Reggia di Venaria Reale, Musei Reali di Torino e Palazzo Madama. Il progetto scientifico è stato curato dagli allora funzionari della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Alessandria Asti Cuneo, Monica Fantone e dott. Mario Epifani in collaborazione con l’arch. Francesca Lupo e la dott.ssa Liliana Rey Varela.
Promosso e proposto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, dal Ministero degli Interni e dal FAI, il riallestimento ha visto diversi contributi, anche dalla Prefettura di Alessandria, nonché da privati cittadini.
La Chiesa e il Convento di Santa Croce costituiscono uno dei massimi monumenti del tardo Rinascimento di Alessandria, valore culturale riflesso sia nell’architettura, sia nelle opere d’arte conservate nell’ex Convento domenicano.
Papa Pio V fu un grande committente d’arte e un promotore di cultura: la commissione del Complesso di Santa Croce (1566), il finanziamento di una “machina d’altare” per mano del celebre architetto e pittore Giorgio Vasari (1511-1574), la produzione diCorali Miniati, realizzati a Roma, sono parte del nuovo allestimento museale.
Il progetto intende valorizzare la fruizione della collezione artistica del Complesso, composta da cinquantasei opere fra dipinti e sculture e da undici originali del Vasari.
Il visitatore potrà comprendere l’unitarietà̀ delle diverse creazioni attraversando una proiezione immersiva accompagnata da un commento sonoro, prima di accedere alla visione delle opere originali. Opere che per l’occasione sono state esposte unificando il percorso tra la Chiesa e il Convento-Museo al fine di riproporre al visitatore il progetto di Pio V nella sua complessità.
L’idea del nuovo allestimento museografico ha avuto avvio nel 2019 con il restauro della grande tavola della “machina” di Vasari dedicata al “Martirio di San Pietro da Verona”. Tale restauro, finanziato dal Ministero dell’Interno, ha avviato il riallestimento del Complesso; la pala, infatti, costituisce il fulcro ideale di un percorso di visita che attraversa la storia dalla fondazione cinquecentesca del luogo, fino alle trasformazioni operate nei secoli successivi.